Ben trovate mie carissime. Eccomi di nuovo qui…pochi minuti, sempre preziosi, per me e per voi, per raccontarvi piccole e grandi emozioni di un mestiere meraviglioso che se unito agli affetti familiari amplifica sentimenti e responsabilità! Come promesso avrei il piacere di raccontarvi qualche dettaglio sull’ormai famoso matrimonio a casa mia. Vi ho già detto che è stata una doppia festa (due i ricevimenti completamente distinti) nella nostra villa in campagna. Una location incantevole, pregna di ricordi indelebili, che ci ha portato ad una scelta che non poteva essere diversa. Quell’ambientazione ci richiedeva un tema “unico” per il matrimonio: country chic. E abbiamo cercato di sposare in pieno l’argomento.
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Giorno dopo giorno le idee affollavano le nostre menti e abbiamo pensato che oltre ad organizzare qualcosa di country, avremmo potuto mettere in piedi un matrimonio “insolito”, diverso, che nel totale rispetto della struttura, la natura e tutto il resto, avrebbe divertito noi nell’allestimento e anche gli invitati. Per l’occasione ci siamo inventati una cerimonia, una festa, che avesse un tema nel tema…country – chic ma anche chic-nic.
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Un’area apposita è stata allestita con queste splendide tovaglie: molte sono le mie, come questa nella foto. Sono originali degli anni ’70, tutte in stile patchwork, che perfettamente si abbinavano ai verdi prati, alle colline, il tramonto che ci avrebbe accompagnato più tardi.
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A corredo tanti cuscini, grandi e piccoli, accessori in vimini, come questo “cimelio” (è proprio un set da pic – nic) che gelosamente ho custodito per tanti anni, certa di una giusta e meritata collocazione. Se posso permettermi un suggerimento: se avete intenzione di realizzare anche voi una cosa del genere, prestate attenzione ai colori. Non mischiate troppe tonalità tra loro, idem per i materiali e i tessuti.
Io ho pensato che le ceste di vimini, il merletto, qualche piatto dipinto a mano sarebbe stato benissimo e non avrebbe intaccato la bellezza naturale del luogo, che come tale, andava rispettato. Qui gli ospiti potevano tranquillamente decidere di sedersi e gustare qualcosa. A loro la scelta se trascorrere lì il loro tempo, come se fosse il loro tavolo, oppure sostarvi quando lo ritenevano più opportuno. Mettere amici e parenti a proprio agio è stato quello che abbiamo voluto fin da subito.
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Questi angoli erano tutti posizionati al fresco. Sotto dei grandi alberi secolari trovavano posto queste singolari “sistemazioni”. Volevamo come offrire un angolo di paradiso, un momento che potesse anche essere tutto loro, di relax, lontano da tutto e da tutti. Per questo, con grande impegno (vi assicuro che non è stato facile, per niente!) abbiamo dato loro anche la possibilità di sfogliare qualcosa…libri per una lettura semplice, spassionata e senza pretese che ovviamente partivano dall’amore di coppia e arrivavano alla gioia del matrimonio!
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Mentre le carriole diventavano fioriere, le botti dei tavoli, il macramé fungeva da altalena, il cinguettio degli uccellini ci ha accompagnato per tutta la giornata. Il loro verso, simbolo di libertà e gioia eterna…lo ricordo ancora…
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Spero che questa carrellata vi possa essere d’ispirazione. Sapete quanta cura ho nei dettagli, ve ne ho proposti tanti perché credo che siano quelli a dimostrare l’impegno nella progettazione e realizzazione del matrimonio e a dare, insieme, l’idea del tutto.
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Un abbraccio, Pinella.
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