detto fatto 08-gioBen trovate mie carissime…come state? Io reduce da una nuova e simpaticissima esperienza. Per quanto fugace, appena qualche minuto, ho provato l’ebbrezza della radio! Tutto merito del mio amico Giògiò, Giovanni Ciacci, che ha voluto intervenissi nella trasmissione mattutina Ovunque6 di Radio 2 che da tempo conduce insieme con Francesca Parisella e Natascha Lusenti. E’ stato molto divertente. Soprattutto perché mi sono confrontata, dopo tante puntate con i miei abiti da sposa a Detto Fatto, con i tempi radiofonici, scoprendo l’importanza di dover esprimere “velocemente” concetti importanti…un po’ il contrario di quello che avviene in tv…una nuova piccola sfida per me che mi auguro aver superato. Comunque, veniamo all’argomento: come riutilizzare l’abito da sposa?

detto-fatto-velo-pinella-passaro6Ebbene, naturalmente l’abito può essere conservato per tramandarlo, venduto, donato a chi non se lo può permettere. Nel caso si voglia farne qualcos’altro ecco alcuni dei suggerimenti che ho dato, ricordando anche che gli abiti da sposa sono (o meglio dovrebbero essere) realizzati in materiali pregiati in seta e con pizzi molto costosi. L’idea classica è quella di trasformarlo in un altro abito, intero o a pezzi o di tingerlo…si può accorciarlo, cambiarne il colore, aggiungere dettagli (cinture e accessori).

 

pinella-passaro-abito-sposa18Questo dipende molto dal modello, se in tessuto liscio, in pizzo, ricamato e dalla sua linea. Ad esempio ci sono abiti magari con uno strato di pizzo sopra uno strato di tessuto liscio, a questi basta anche cambiare lo strato sottostante o tingerlo in un colore brillante o nero per far risaltare il pizzo sovrastante e realizzare un abito da sera o da cocktail. In effetti il pizzo si può tingere ma più difficilmente del tessuto liscio, o quantomeno è più delicato e quindi non sempre è consigliabile cambiarne il colore.

 

pinella-passaro-matrimonio-raffaele-rosamaria2Quelli senza pizzo invece sono più facilmente trasformabili…ma dite sempre a chi esegue le operazioni di stare attenti ad eventuali ricami!!!

 

Inoltre, se l’abito è formato da corpino in pizzo e gonna in tulle larga, o può diventare tale è chiaro e semplice immaginare di riutilizzare i due pezzi separatamente, magari associandoli ad un tessuto più rock come il jeans o la pelle. Ho pensato a questo perché mi è venuta in mente Giovanni Ciacci e la sua grande amica Loredana Berte!

12468250_10208262288655789_563693458_nMa passiamo alle idee più creative o, se vogliamo, folli!\r\n

  • Potete rimetterlo magari per festeggiare i 10 anni di matrimonio: può anche essere un incentivo per perdere qualche chilo
  • indossarlo di nuovo per una festa a tema con le amiche tutte con il proprio abito da sposa (a Giovanni è piaciuta tantissimo questa idea, come sentirete)
  • farne dei cuscini per la vostra casa
  • utilizzare strisce di tessuto dell’abito della mamma o della sorella per chiudere o adornare le partecipazioni delle proprie nozze o utilizzare il proprio per gli inviti per i 25 anni (si spera!!!)
  • farne dei braccialetti o collane in pizzo, sono tanto di moda negli ultimi tempi
  • delle calze da appendere al camino per l’epifania per i propri figli
  • trasformarlo in striscioline di pizzo che andranno ad adornare l’albero di natale, magari all’interno di palle trasparenti e facendone angioletti…

e potrei continuare ancora!sartoria1

 

Gli stessi “stralci” e ricami possono essere messi in vasetti da marmellata e magari esposti su un mobile o in una libreria, rivestire candele, come complementi d’arredo, possono rivestire lampade e abat-jour, diventare un copriletto, una tovaglia, un runner per il tavolo da pranzo…spazio alla creatività!

Ci sono artigiani che incapsulano qualunque oggetto in resine trasparenti: magari un pezzettino di pizzo e/o materiale da ricamo in un anello, negli orecchini o al collo è un bel ricordo…o no?

E ancora….potrete rivestire la copertina dell’album di nozze, incorniciarlo oppure rivestire una serie di pannelli 50×50 e appenderli al muro, farne bordo delle tende….!

Quando ero piccola tutte queste idee ce le davano le nostre sarte laboriose. Le mamme, se comprendevano che avevamo una predisposizione per ago e filo, ci mandavano da loro…donne speciali, meravigliose, pazienti che ci hanno tramandato un sacco di cose!

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A Giogiò e le sue amiche – colleghe non potevo non ricordare inoltre un riutilizzo a me molto vicino:  l’abito come corredo o accessorio per i figli.

E’ anche molto romantico, visto che la famiglia quasi sempre nasce proprio da una matrimonio.

E allora: in primis può adornare la culla, diventando il bordo o la sua balza attorno ad essa; una o più copertine, e rifinire il tutto anche con il porta-biberon rivestito, una borsa per il cambio pannolino, delle scarpine, persino un pupazzo può essere una scusa per riutilizzare i tessuti dell’abito da sposa…In ultimo l’abito da sposa può diventare anche il vestito per il battesimo o per la prima comunione…che dite…potrebbe essere una buona idea?

Ok mi fermo….so che voi saprete essere anche più inventive di me, fatemi sapere se avete idee ancora più particolari! Un abbraccio, Pinella