ANNIVERSARIO_40_ANNI_MATRIMONIO

In un’epoca in cui  tutto è social e la partecipazione multimediale sembra essere diventata qualcosa di fondamentale, eccomi qui, mie carissime spose, amiche e lettrici, a condividere con voi una gioia immensa: il mio anniversario: 40 anni di matrimonio con Stelvio. Mi guardo indietro e penso…sono passati già quarant’anni?! A volte mi sembra siano trascorsi tutti d’un fiato, altre volte, ripensando a quanti bellissimi eventi hanno contraddistinto questo cammino, mi rendo conto che quaranta anni sono davvero tanti e mi sento fortunata.

Quante volte ho ripensato all’emozione di quei giorni che hanno preceduto le nozze, la festa il giorno prima con amici e parenti e  poi il viaggio di nozze…Sapete cosa vi dico? Proverò a raccontarvi la gioia di quei momenti. Era il 29 settembre del 1974: questo il giorno che stabilimmo per la grande festa. Fummo all’avanguardia…decidemmo di festeggiare il giorno prima della cerimonia. Una cosa insolita, decisamente originale, una scelta voluta, così da distinguere i due momenti e dedicare loro la giusta importanza. La location era molto importante all’epoca e accolse ben volentieri tutte le nuove “regole” che volemmo apportare ai più canonici banchetti nuziali. Il mio in realtà non lo era, io e Stelvio ci saremmo sposati il giorno dopo, per questo ci piacque allora e ci continua a piacere oggi l’idea che si trattasse di una festa. Gli invitati erano tantissimi…cinquecentocinquanta! Per loro organizzammo un buffet speciale…anche l’aspetto culinario doveva essere originale. E allora mi ricordo che facemmo preparare al buffet “cose mai viste prima”…come il maialino (intero) arrosto o il prosciutto, sempre intero, cotto al forno. Ad immortalare il tutto c’era ovviamente anche il fotografo, ma decidemmo di non fare foto posate. Gli scatti dovevano essere spontanei: un po’ quello che si cerca di suggerire oggi agli sposi. È evidente che la wedding planner che c’è in me iniziava a farsi sentire già allora e per questo decidemmo di essere in controtendenza: avremmo avuto il nostro servizio fotografico sì ma solo se spontaneo. A fare da sottofondo, altra cosa atipica per l’epoca, fu un complesso di musica dal vivo…ricordo ancora la dolcezza di quelle note…la colonna sonora della mia vita. E poi, proprio come Cenerentola, i festeggiamenti previdero un dolcissimo ballo di mezzanotte. Ballai con il mio papà…ero ancora signorina e a Stelvio non potetti che concedere il secondo lento. Ora immagino che vi starete chiedendo…cosa indossava Pinella quel giorno? Bhè, non trattandosi di una festa nuziale, indossai un abito come me…romantico! Era lungo fino ai piedi, con una scollatura poco pronunciata sul decolleté. Portava un fiocco in vita ed era semplicemente bellissimo nei colori…passava dal bianco al rosa, dal rosa al bianco e poi era scivoloso, morbidissimo…una seta eccezionale al tatto e alla vista. Eccolo, ve lo faccio vedere.

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Qui io e Stelvio facevamo il nostro ingresso nel locale ed esattamente dietro di me s’intravede mia madre. Quanto era bella con quell’abito! Guardate bene: come ho raccontato a Caterina la settimana scorsa ecco ai suoi piedi le famose scarpe viola che ho conservato in tutto questo tempo e indossato nell’ultima puntata di Detto Fatto! Comunque, dopo il ballo salutammo tutti i convenuti e demmo loro appuntamento il giorno dopo, il giorno delle nozze. Finalmente era arrivato. Peccato che con sé portò tanta di quell’acqua! Ricordo che pioveva ininterrottamente, anzi diluviava e io piangevo. Ma ricordo anche che la pioggia ha contraddistinto sempre la mia vita nei momenti più importanti e pian piano ho iniziato a conviverci, a volte anche ad attenderla come se oramai il temporale consacrasse come un battesimo naturale gli eventi più importanti legati a me e alla mia famiglia. Siamo all’abito. Eccomi in un momento della messa:

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Pensate che fu confezionato nella stessa sartoria che confezionò l’abito di mia nonna, dove oggi nasce la collezione Pinella Passaro Sposa. A volte credo che in quelle stoffe, in quelle macchine, in quelle quattro mura, fosse già scritta la mia vita privata e professionale. Il mio era un abito bellissimo, particolarissimo, riprendeva l’abito di nonna…il disegno fu fatto dopo aver attentamente analizzato una foto delle sue nozze. Indossai praticamente un abito del primo novecento…quante emozioni insieme! Infine il bouquet. Lo consiglio ancora oggi e spesso anche alle mie spose perché lo trovo originalissimo. È un bouquet ad ombrello di fiori d’arancio.

Pinella-Passaro-anniversario-matrimonio-40-anni-bouquet-ombrelloIn famiglia è legato ad una tradizione che non tutti sono riusciti a conservare negli anni. Il bouquet si tramanda. Non ho figlie femmine, ma mi auguro che un giorno la mia futura nuora non voglia spezzare questa bellissima catena. Sarò felicissima di tramandarle il “mio” bouquet” ad ombrello. A me ha portato fortuna. E poi, dopo la cerimonia, e il consueto lancio del riso fuori la chiesa, assaporai la gioia di essere diventata la moglie di Stelvio…sarò una romanticona ma posso assicurarvi che quella gioia non mi ha mai abbandonata!