Un saluto affettuoso a tutte le mie lettrici…oggi, reduce dalla puntata di ieri, ho pensato come sempre di riassumervi come sono andate le cose. Siamo già al quarto tutorial a Detto Fatto! Questa volta in redazione l’hanno chiamata “la sposa in pizzo”…ma c’è molto di più! Le emozioni sono sempre tantissime, soprattutto in questo periodo in  cui gli impegni mi “costringono” a non avere un attimo di tregua: oltre alla tv, che mi appassiona giorno dopo giorno sempre di più, stiamo preparando una sfilata da sogno con le nuove collezioni…saremo a Napoli a fine mese, il 26 ottobre!

Ovviamente vi terremo aggiornate e vi racconteremo tutto. Nel frattempo ieri abbiamo dato una piccola anteprima…e ovviamente la “mia” Caterina se ne è accorta: abbiamo selezionato dall’atelier alcuni abiti che poi presenteremo con l’evento di cui vi parlavo prima. “Abiti mozzafiatoha detto…e in realtà aveva proprio ragione! Protagonista della puntata è stata Teresa, un insegnante di pattinaggio sul ghiaccio di 26 anni. Sposerà Francesco, con cui è fidanzata da tre anni e mezzo, ad agosto del 2015 a Gragnano, in provincia di Napoli. L’impressione che ho avuto è che la coppia sia di quelle molto romantiche, quegli amori che già dai primi sguardi hanno quel non so che di indissolubile…insomma quelle coppie che a me piacciono tantissimo! E infatti, a testimoniare il loro legame fortissimo, Francesco era in studio al fianco di Teresa. Ecco gli abiti proposti in puntata

La sposa ci ha chiesto un abito sensuale, a sottoveste…. E io ho proposto un abito in satin di seta pura, un tessuto che rende l’abito di gran classe. Adatto ad una ragazza semplice, ma ricercata. Credo di aver colto in pieno il desiderio del futuro sposo con questo modello a sottana, costruito. ll bustier prevede una cinturina sottile che si chiude dietro dove il pizzo copre una bella scollatura. Sul capo della modella poi, un velo – esclusiva  per Detto Fatto, che svolge anche la funzione di un coprispalle (perfetto per la ceremonia in chiesa) grazie a un’apertura speciale. È un velo con bordo in pizzo di Bruges. E’ una cornice perfetta per impreziosire un abito così lineare. Successivamente ho cercato di accontentare lei, la sposa, che sogna un abito molto  scollato sulla schiena e con del pizzo…Anche qui credo di aver soddisfatto tutte le richieste di Teresa: l’abito è tutto realizzato in pizzo chantilly. Ecco per voi un dettaglio

Splendide  le maniche lunghe in trasparenza che grazie ad un anellino di cristallo al dito, diventano dei guanti. E poi…una scollatura profondissima sulla schiena. Come noterete, mentre sul d’avanti è quasi un po’ castigato, dietro il taglio è mozzafiato e la linea è estremamente femminile. E arriviamo alla mia proposta. Per Teresa ho immaginato questo splendido abito a sirena…ve li faccio rivedere tutti e tre insieme: al centro il “mio”.

In realtà è una sirena sì ma in tulle le cui piccole pieghe vanno a creare come dei minuscoli drappeggi, come ho spiegato a Detto Fatto, la realizzazione è molto impegnativa… Il taglio sulla coscia dà slancio alla figura, la parte inferiore che si allarga fa sì che il lato B venga messo in risalto. Infine, la coda  si può staccare. È un modello vagamente retrò, ma ho pensato che  fosse perfetto per Teresa, una giovane sportiva,  dal temperamento frizzante  e  vivace, lo spirito giusto per portare questo abito con leggerezza. Prima di portare la sposa con me dietro le quinte, come sempre accade in questa nuova edizione di Detto Fatto, abbiamo dedicato qualche minuto ai “Consigli di Pinella”…questa volta Teresa ha deciso di “sfidarmi”…scherzo ovviamente! Non era ancora convinta sul velo, che voi sapete benissimo quanto per me sia importante…guardate Caterina, che oramai mi conosce alla perfezione come reagisce!

…E ha voluto valutare delle proposte alternative. Con lei abbiamo preso in considerazione l’uso del cerchietto, un’idea originale e d’effetto, specie se l’accessorio è  molto prezioso, questi ad esempio presentano dei fiori fatti a mano.

Il cerchietto è prefetto per una sposa spiritosa. Sta bene sia su un abito romantico che su un abito corto, a differenza del cappello, che, come giustamente diceva Caterina, è molto pioù impegnativo. Io mi permetto di dire che bisogna saperlo portare, avere un portamento elegante e tanta classe. Andava tantissimo negli anni ’70, addirittura molto più del velo che ha iniziato ad essere apprezzato solo a partire dagli anni ’80. Ripeto anche a voi che, se il cappello è a falda larga consiglio di portarlo con un abito di tulle, se il cappello è molto ricco e carico di dettagli, il consiglio è di portarlo con un abito molto lineare. Come terza alternativa ho proposto un velo corto, il cui effetto è molto diverso dal lungo. È un richiamo agli anni ’40 ed è una via di mezzo per la sposa che non vuole osare con qualcosa di nuovo, ma che non vuole neppure avere un’immagine tradizionale con il velo lungo. E solo più tardi il momento tanto atteso: la scelta dell’abito di Teresa. Bhè questa dolcissima protagonista di ieri ha voluto assecondare il suo sogno e infatti ha scelto la seconda proposta, quella con la quale speravamo di accontentare il suo abito ideale…eccola emozionatissima allo specchio:

In barba alla scaramanzia anche Francesco ha esternato tutta la sua gioia nel vedere Teresa in bianco…a tal punto che non ha resistito…che cosa bella l’amore!

Infine ecco il link dove potete rivedere la puntata: La sposa in pizzo di Pinella Passaro – Detto fatto 13/10/14